MONTELEONE SABINO
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO TREBULA MUTUESCA
Inaugurato nell’autunno del 1995, il museo espone materiali archeologici provenienti dall’area dell’antico centro di origine sabina e dal territorio circostante. Attraverso un percorso cronologico e tipologico, i reperti esposti tracciano un itinerario storico e archeologico, dall’età preromana al medioevo. Un leone funerario accoglie il visitatore in prossimità dell’ingresso, le teche centrali espongono materiali provenienti dal deposito votivo di un’area sacra, databile fra IV e III sec. a.C.; frammenti architettonici e scultorei contribuiscono a fornire un’idea di Trebula Mutuesca in epoca romana, con particolare riferimento all’età imperiale. Il sito di Trebula Mutuesca, abitato sabino di cui sfugge l’entità per la fase preromana, acquistò rilievo con la conquista della Sabina interna, avvenuta agli inizi del III sec. a.C., e nel I sec. a.C. divenne municipium, polo di riferimento amministrativo per il territorio. In età imperiale ebbe un notevole incremento grazie alla munificenza della famiglia dei Bruttii Praesentes. La storia di Trebula Mutuesca sfuma in età tardo-imperiale con il martirio di Santa Vittoria e le catacombe su cui sorse la chiesa romanica, eretta utilizzando materiali dell’antico centro romano. Nell’area archeologica è stato riportato alla luce ed è visitabile l’anfiteatro, massicciamente ristrutturato sotto l’imperatore Traiano. Nell’ambito del Progetto Terra Antica e Comunità in Movimento, il Museo propone per due giornate l’attività “Terra cruda – terra cotta”, per valorizzare il museo e l’area archeologica attraverso il tema specifico del diverso utilizzo della terracotta in età romana (votivi fittili, laterizi, ceramica), anche grazie ad un laboratorio sull’argilla e sulle tecniche di lavorazione.
RIFERIMENTI DELLA STRUTTURA