L’incontro di domenica 13 febbraio a Cottanello verterà sul tema iconografico ispirato ai Novissimi, i testi degli Atti degli Apostoli che prefigurano la parusia, il ritorno sulla terra di Cristo primogenito dei morti, atteso e temuto alla fine dei tempi perché da esso dipenderà la vita eterna, per tutti e per ciascuno. Fin quando si vive, è dunque possibile pentirsi dei propri peccati e riscattarsi dalla colpa che ne consegue. L’infiammata predicazione dal pulpito delle antiche basiliche trova puntuale corrispondenza nelle immagini dei regni eterni dell’Inferno e del Paradiso, che con singolare efficacia toccano le corde più intime del cuore dei fedeli così come i ritmi incalzanti delle terzine dantesche. Il Cristo giudice dell’eremo di San Cataldo sarà oggetto della conversazione, così come gli affreschi della prima cattedrale della Diocesi di Sabina a Vescovio, le scene affollate e convulse dei Torresani dipinte per l’Oratorio di San Pietro Martire a Rieti e per Santa Maria di Legarano a Casperia, e ancora i dipinti di Montebuono, Farfa, Amatrice, Leonessa fino al più recente Giudizio Universale realizzato nel 1996 a Colli sul Velino da un artista contemporaneo.
La conferenza si svolgerà nel rispetto delle linee di prevenzione e contenimento della pandemia da Covid 19, come da decreto vigente.
L’ingresso è gratuito con super green pass e mascherina ffp2