Alle ore 17 di venerdì 6 settembre 2024 presso la Sezione Archeologica del Museo Civico di Rieti, nuova conferenza di presentazione delle strutture del SIMBAS con la direttrice del Museo Civico Archeologico “Trebula Mutuesca” Francesca Lezzi, dal titolo: “Trebula Mutuesca un luogo per maghe, dee, donne e sante”.
A Monteleone Sabino, alla fine degli anni 50 del Novecento, un gruppo di allora giovani archeologi Adriano La Regina, Filippo Coarelli, Mario Torelli e Fausto Zevi, che poi divennero tra i giganti dell’archeologia italiana, condussero le prime ricerche in un sito del tutto sconosciuto, portando alla luce elementi monumentali di una piccola cittadina del cuore dell’Italia. I loro studi costituiscono ancora oggi le basi su cui si fonda la conoscenza dell’antico municipio di Trebula Mutuesca, abitato romano che si colloca ad appena 1,5km dal centro di Monteleone Sabino.
Si portarono allora alla luce i resti di un tempio, di un deposito votivo ricolmo di ex-voto fittili, di un anfiteatro. Gli scavi furono poi interrotte e solo dagli anni ’80 del Novecento la Soprintendenza territoriale di competenza riprese le ricerche dapprima individuando e precisando le modalità di costituzione del deposito votivo, poi negli anni 2000, riportando alla luce l’anfiteatro.
Nel 1995 fu inaugurato il piccolo Museo Civico Archeologico “Trebula Mutuesca” a Monteleone Sabino, un museo territoriale che si caratterizza per essere l’istituzione che raccoglie e interpreta il patrimonio cultuale del proprio contesto.
Il Museo racconta e testimonia dell’importanza di Trebula Mutuesca come luogo di culto e delle divinità venerate, Angizia, Vacuna e Feronia. Ma racconta anche dei personaggi importanti che si sono interessati al piccolo insediamento, sia in età repubblicana, ad esempio Lucio Mummio, che in età imperiale, come Laberia Crispina, patrona della città, o Traiano che “refecit” l’anfiteatro nelle forme che adesso si vedono. La memoria della grande spiritualità del luogo viene mantenuta nella tarda età imperiale con il martirio della vergine Vittoria e la realizzazione di un cimitero ad corpus, e sostenuta in epoca medievale con la costruzione della chiesa omonima, oggi santuario.
La pluristratificata storia di questo territorio viene raccontata nel piccolo museo attraverso l’esposizione di reperti che testimoniano di tutte queste diverse fasi storiche.
Scopo della conferenza è diffondere la conoscenza di una realtà museale che si caratterizza per essere uno dei musei archeologici più strettamente legati al territorio della Sabina della provincia di Rieti propriamente detta. La relazione millenaria tra il vicus romano di Trebula Mutuesca, il paese attuale di Monteleone Sabino, il santuario di Santa Vittoria, luogo frequentatissimo oggetto di pellegrinaggio e devozione, è condensato infatti nel Museo Civico Archeologico, dove si racconta questa storia attraverso alcuni importanti reperti e i continui rimandi al territorio.
Ingresso libero
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Segreteria del SIMBAS
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