Le Tradizioni Ritrovate

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GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2018 – L’ARTE DI CONDIVIDERE

Il Museo Archeologico Cicolano anche quest’anno come già nel 2017 aderisce all’importante manifestazione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2018 – L’arte di condividere”, previste il 22-23 settembre, organizzando due eventi dedicati alle “Tradizioni ritrovate” in particolare all’arte della tessitura e alle strutture pastorali che caratterizzano il paesaggio del Cicolano.

Nella giornata di sabato 22 alle ore 17,30 avrà luogo la conferenza “Un’arte dimenticata: la tessitura” a cura del prof. Enzo Di Marco, insegnante di arte e immagine ed esperto ricercatore delle tradizioni popolari legate al ramo della tessitura. Il suo intervento illustrerà le ricerche da lui effettuate sui tessuti del territorio, documentando la metodologia tessile e delucidando la catalogazione attraverso i rimettaggi e il sistema d’intreccio. Il prof. Di Marco spiegherà il suo studio elaborato attraverso la progettazione computerizzata in relazione alle varianti delle decorazioni ai broccati lanciati paesani e analizzerà la vita della donna in relazione alla produzione tessile per il fabbisogno individuale e per la costituzione della dote. Scopo dell’incontro è anche avvicinare i giovani al recupero di tale arte in funzione occupazionale.

A seguire, l’inaugurazione della mostra “La tessitura del Cicolano dal primo Novecento ad oggi” che rimarrà allestita fino al 28 ottobre. Saranno esposti un telaio d’epoca, un telaio didattico e gli attrezzi che regolavano le varie fasi di realizzazione del tessuto, dalla pianta al prodotto finito, con particolare attenzione alla vita della donna e a questa sapiente arte femminile. L’esposizione dei manufatti è stata resa possibile grazie anche alla disponibilità di numerosi privati.

Nella giornata di domenica 23 alle ore 17,30 sarà tenuta dall’arch. Marcello Mari la conferenza “Paesaggi e strutture della pastorizia sui monti del Cicolano”. L’arch. Mari, originario del Cicolano, è esperto di pianificazione territoriale e ambientale ed ha al suo attivo numerosi progetti di sviluppo e valorizzazione locale. Diversi suoi progetti sono stati esposti a Bruxelles, Dublino, Genova, Roma e in numerose mostre di architettura e urbanistica. Per quanto riguarda i monti della Duchessa è suo il primo piano della Riserva e il progetto di recupero del borgo di Cartore. La conferenza illustrerà in particolare le strutture legate alla pastorizia montana e al paesaggio che esse concorrono a formare. Mentre i pastori seguivano le greggi le donne seminavano, raccoglievano legna e svolgevano nei campi un’indefessa opera di spietramento, creando così in secoli di lavoro l’immagine e il paesaggio pastorale degli altipiani cicolani, che ha pochi eguali. Verrà inoltre posta l’attenzione sulle “casette”, ovvero i casali montani che costellano gli altipiani, un caso rilevante di architettura funzionale ricorrente che merita di essere conservato e valorizzato. Un paesaggio storico prezioso, non meno del paesaggio naturale, espressione della cultura e del lavoro dei nostri antenati. L’arch. Mari in considerazione della recente istituzione del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, promosso dal Ministero dell’Agricoltura e dal MiBAC, nel quale vengono iscritti i più bei paesaggi storici d’Italia auspica che anche il paesaggio cicolano possa essere iscritto in tale Registro.

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