Amatrice… per non dimenticare | mostra fotografica

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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2020 il Museo Archeologico Cicolano di Corvaro propone la mostra fotografica “Amatrice… per non dimenticare”, inserita nell’ambito del progetto SIMBAS di cui il MAC è partner; mostra precedentemente presentata presso il Museo Civico di Rieti, ente capofila del Sistema.
L’allestimento sarà predisposto nel primo piano della sede museale e sarà visitabile da sabato 26 settembre fino a domenica 25 ottobre 2020. In esposizione il visitatore troverà sessanta fotografie scattate da professionisti che hanno saputo cogliere le mutevoli sfaccettature architettoniche di Amatrice, prima e dopo il tremendo sisma che l’ha colpita nel 2016. Un breve racconto in diapositiva che vuole condividere impressioni fugaci anche sul tessuto socio-culturale che animava la comunità amatriciana, sgretolato assieme ai fragili muri di mattoni e malta in quella notte sussultoria del 24 agosto. Se le immagini restituiscono lacerti di un passato prossimo quando era uno dei borghi più belli del Centro Italia, mentre la popolazione colpita anche da un ulteriore confinamento s’interroga sul proprio destino dai moduli abitativi temporanei, Amatrice è nel presente un luogo deserto senza iniziative decise del Governo.
#Amatricepernondimenticare è una piccola mostra che non vuole cedere all’estetica della catastrofe, ma porre l’umile obiettivo di accendere una riflessione sull’utilità del mezzo fotografico quale testimonianza delle cose che non sono più. Ingenti sono stati infatti i danni al patrimonio artistico locale, venuto in luce ad un pubblico vasto solo dopo le operazioni di salvataggio. Il tema delle Giornate Europee del Patrimonio di quest’anno è appunto un monito che può essere declinato nel fare tesoro delle conseguenze funeste che le calamità naturali possono recare alla civiltà: “imparare per la vita”, insegnare la cultura del rischio sismico e trarre lezioni dalla storicità degli eventi. Una lezione che oggi pone questioni sulla rigenerazione del tessuto sociale, ma soprattutto sulla ricostruzione architettonica; perduto il centro storico, il principio del “dov’era e com’era” ad Amatrice non è più attuabile e lascia aperti interrogativi sul riuso dei frammenti scampati alle demolizioni. Dubbi operativi nei quali la fotografia degli edifici storici crollati sarà un prezioso strumento al quale affidarsi.
La mostra sarà visitabile ogni venerdì, sabato e domenica negli orari di apertura ordinari del MAC (10-13 / 15-19) con biglietto d’ingresso in base alle tariffe vigenti del museo, nel rispetto rigoroso delle misure anti Covid 19.

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